Mi ha scritto. Aspettavo da molto questo momento, ed è arrivato. Tante ore passate a fantasticare, fiumi di parole mai pronunciate in testa; e ora non so cosa dire, cosa fare. "Come stai?" Come stai. Come si può da questa all'apparenza banale domanda arrivare a rispondere con un "Male. Perchè ti amo e non riesco a dimostrartelo" ? Eppure è questo che basta dire. No, non così, non è questo il modo. E se non provasse lo stesso? Se mi avesse scritto così, in un momento di noia, tanto per fare, senza aspettarsi nemmeno veramente una risposta? Tutte le volte che avevo provato ad entrare nell'argomento, le mie domande si facevano vaghe, come se non volessi in realtà far capire. Come se non volessi in realtà saperne la risposta, per paura che non rispecchiasse i miei desideri. E le sue risposte, beh, altrettanto. Forse di più. La chiarezza non è mai stata dalla sua parte. Sarà per questo che è tanto affascinante ai miei occhi. Il suo sguardo indecifrabile, in quel viso così perfetto nelle sue imperfezioni. Non è infatti di una bellezza comune, come quando voltandoti vedi qualcuno e dici "Che fi**!", ma che dopo poco si esaurisce nella monotonia, quasi sovrabbondante nella sua avvenenza. No; la sua è una bellezza più profonda, che più il tempo scorre più ti cattura nel suo vortice fatale. E di dentro, il suo carattere, una gemma preziosa. Più unico che raro a trovarsi. Si emoziona smodatamente per tutto, come se i suoi sentimenti vengano amplificati. E' triste, a volte. Abbassa gli occhi, non proferisce parola e si chiude nel suo silenzio muto. Altre volte invece saltella e ride come in preda ad una euforica felicità. Ahi come, come vorrebbero le mie braccia il suo corpo quando si strugge nel buio! Come vorrei insieme giocare, urlare, passare dai vagiti infantili alle più alte discussioni che l'uomo abbia condotto sul senso del tutto, quando invece gli preme di parlare! Ma nulla di tutto ciò è mai avvenuto. Forse nulla sta veramente così, forse è tutto frutto della mia immaginazione. Forse, in realtà soffre dentro di sè, per un amore finito male, per un parente in preda al dolore, chissà. O forse ancora vive felice, con il vuoto nella mente. No, non può essere. Comunque, non mi è mai stato concesso saperlo. E così continuo a sopravvivere, solo.
E tu (si, parlo con te!), vorrei dirti che t'amo, ma non riesco, è così difficile trovare le parole! Il tempo fu in cui sprecai la mia occasione. Ora la vita continua, nella speranza che quel tempo sia nuovamente, e fremo, e mi dispero tra queste quattro pareti che sembrano quasi collassarmi addosso.
Vai, mio messaggio, e sfioragli gentilmente il cuore per me. Provaci almeno, anche se invano, ma attento! Non lo turbare. E' delicato come un fiore.
"Come stai?" - "Ciao! Bene grazie, e tu? (: "
Noi siamo i figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le piume, svolazziam muti, attoniti, affamati, sull'agonia di un nume...
venerdì 21 ottobre 2011
Chi sono?
Sono un ragazzo poco meno che ventenne. Completamente estraneo alla politica, ritengo unica cosa importante per l'uomo, o almeno per me stesso, la libertà. Libertà di agire, di muovermi, di parlare con chi voglio di quel che voglio, insomma libertà di vivere libero, pur nel rispetto di quella altrui. Sono innamorato della Bellezza, e come tale mi faccio assalire facilmente dalle più impetuose tra le emozioni. Mi travolgono, mi privano della ragione, mi trascinano alla deriva nel mare delle dipendenze e dell'eccesso. Non posso farci niente, lo so che uccidono la mia libertà, ma davvero non posso farci niente. Ho subìto emozioni così forti che credo che il mio cuore più di qualche volta sia invecchiato di molti anni in pochi minuti. Una poesia ben scritta mi fa rizzare i capelli, una frase perfetta mi fa tremare i tendini di ogni muscolo; l'amore puro spesso si avvicina al farmi morire. Mi sento fuori dal tempo e dalle condizioni sociali, amo tutto ciò che è capace di smuovermi dall'indifferenza e adoro in particolare le lettere e la poesia. La matematica non mi ha mai interessato, e con essa qualsiasi disciplina che intenda esaminare la realtà così per come fisicamente la percepiamo. Come un grande poeta ha scritto: "Se si schiudessero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all'uomo per come essa veramente è, infinita." (W. Blake). La Bellezza per me non ha sesso né è inserita in precisi ambiti culturali, e posso trovare Bello un uomo come una donna, una scultura neoclassica come un dipinto romantico. Tutta la mia vita trova il suo senso nelle passioni. Nel mio petto dimora Amore, unico mio dio, che mi vivifica e mi soffoca a seconda di come meglio gradisce. Sono uno scoglio corroso dalle onde della concupiscenza, uno schiavo innamorato pazzo della libertà.
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